Gli ufo del terzo reich.

Gli ufo del terzo reich
A cura di Marino Filippo.

Si ritiene che durante la seconda guerra mondiale, la Germania nazista, costruirà una serie di armi volanti molto innovative, il cui aspetto coinciderebbe in parte con le descrizioni dei foo fighter avvistati dai piloti americani, e con i velivoli non convenzionali del GABINETTO RS/33.
Già nel 1933, i nazisti avevano progettato un velivolo denominato “ala volante Horten” ideato dagli ufficiali Walter e Reimar Horten che fu assemblato nel 1936 a Cologna e testato presso Goettingen nel 1944.

Le diverse indiscrezioni sulle presunte armi di fabbricazione nazista, cominciarono a terrorizzare gli Alti Comandi Alleati, che con i successivi avvistamenti di foo fighter accrebbero notevolmente la loro attenzione sulle varie informazioni.

QUESTO TESTO NE E’ UN CHIARO ESEMPIO.
Londra, 12 agosto 1943.
Al direttore dei servizi segreti britannici giunge un rapporto siglato “TOP SECRET” proveniente da una fonte di stanza presso Berlino, un ufficiale di stato maggiore tedesco vicino al generale Leyes, del ministero della guerra tedesco.
IL TONO DEL RAPPORTO E’ALLARMANTE:

“Occorre fare presso ! I nazisti stanno mettendo a punto una terribile arma segreta, un aereo senza pilota conosciuto con il nome di V7, testato a Peenemunde e costruito dalla Siemes di Berlino.
Si tratta di un’arma che potrebbe rovesciare le sorti della guerra”.

Le V7 meglio conosciute con il nome di Fliegender Scheiben erano dei rivoluzionari aerei di forma discoidale molto simili agli odierni UFO.
I primi prototipi ebbero assegnati nomi altisonanti, ricavati dalla mitologia Scandinava: Vril, Thule, Haunebu, e Odin.
Uno dei primi ingegneri del reich impegnato nella realizzazione delle V7 fu il tedesco Andeas Epp. Quest’ultimo aveva progettato un gigantesco “piatto volante” chiamato Modello Omega, formato da otto eliche e due motori a reazione per il movimento, testata a Bremerhaven poteva raggiungere la velocità di 480 km /h. Al progetto delle V7 furono poi assegnati altri quattro ingegneri, i tecnici Habermohl, Miethe, e Schriever, quest’ ultimo facente anche da pilota, e il milanese Giuseppe Belluzzo, insegnante presso il politecnico e grande esperto di motori a turbina.
Schriever e Habermohl costruirono un tipico disco volante formato da una cabina centrale di pilotaggio, circondata da un anello ruotante a velocità elevata, mentre Miethe e Belluzzo misero a punto nella base segreta di Bratislava, un massiccio disco di titanio largo 40 mt esploso in volo con tutto l’equipaggio durante il test di collaudo.
Gli esperimenti dei cinque ingegneri risultarono essere molto deludenti, tanto che nel corso dei quali persero la vita ben 18 piloti volontari. Quando finalmente si riuscì a mettere a punto un prototipo funzionante, l’arrivo dei Russi a Berlino, costrinse i tecnici di Bratislava a distruggere tutto il materiale, officine, brevetti, prototipi e testimoni affinché non cadessero in mano nemica.
Stalin nutriva un profondo interesse per le armi di ultima generazione nazista, tanto da ordinare ai generali Zhukov e Koniev di conquistare a tutti costi la cancelleria di Berlino, sottraendo diversi dossier ed anche alcuni collaboratori.
Dopo cinquant’anni di ricerche, i sovietici mettono a punto nella città di Ulianovsk, l’ala 600, un UFO di 9 tonnellate costruito da Lev Shukin e dal padre della missilistica russa Serghiej Koroliov. Mentre invece, gli agenti della CIA riuscirono a rintracciare l’ingegnere Miethe che mise a punto per conto degli americani L’AVRO CAR, un gigantesco disco dalle prestazioni piuttosto deludenti, testato e costruito in Canada. Sia la CIA che il KGB cercarono in vano di recuperare almeno un prototipo integro delle V7, ma senza alcun risultato.
In effetti, gli ingegneri nazisti per ragioni di sicurezza, lavorarono indipendentemente l’uno dall’altro, perciò a distanza di anni non erano più in grado di ricostruire un prototipo funzionante e intero. Il più grosso sito ove le V7 erano assemblate, era situato nella Polonia occupata fra le montagne di Gory Sowie, qui i nazisti scavarono in gran segreto una base che dopo l’invasione della Polonia da parte dei Russi e la fine della guerra fu fatta esplodere insieme ai prototipi.
I NAZISTI MISERO APPUNTO VARI PROTOTIPI.
ECCONE QUALCHE ESEMPIO
Tra le numerose armi di fabbricazione nazista, figurano le Vergeltungswaffer o A4 meglio conosciute con il nome di V1 – V2, il flugschnittel, il flakmine, il BMW flugelrad, le V7, il modello Omega, l’ala volante Horten e in fine la Trottola Volante.
ANALIZZIAMONE QUALCUNO UN PO’PIU’DA VICINO.

Il Flugschnittel, meglio conosciuto con il nome di Feuerball(palla di fuoco), fu realizzato inizialmente presso gli stabilimenti di Wiener Neustdt, e poi presso le officine degli stabilimenti Zeppelin Werke.
Il Feuerball era un disco volante radiocomandato, il cui motore a reazione generava un alone incandescente intorno al velivolo, che faceva apparire l’oggetto, durante le ore notturne, come un enorme globo infuocato.
Secondo il professor Hermann Oberth, il velivolo disponeva di quattro pulsoreattori PSABST del diametro di 180 mm. La combustione di particolari sostanze chimiche ionizzava l’aria provocando campi elettromagnetici in grado di interferire con i radar nemici. Il sistema di guida iniziale era un MANNHEIM- RIESE / rheingold, mentre il sistema di guida lungo la traiettoria, era denominato KEHL- STRASSBOURG. Il velivolo inoltre fu tra i primi a disporre di sistemi di puntamento all’infrarosso. Un ulteriore perfezionamento diede origine al FLAKMINE meglio noto come KUGELBLITZ(fulmine rotondo).
Il KUGELBLITZ era un velivolo funzionante per mezzo di quattro pulsoreattori del diametro di 350 mm; come armamento, disponeva di un cannone in grado di espellere una miscela di butano – propano al 50% denominato GRISOU SINTETICO*, una sorta di napalm in grado di incenerire con un sol colpo i motori degli aerei nemici. Questo velivolo ebbe modo di compiere una sola missione nella primavera del 1945.
Il BMW Flugelrad “Haunebu Mark 1,4 e 5” meglio noto con il nome di V3, nasce dal team formato dagli ingegneri: Miethe, Schriever, Belluzzo, Habermhol, e Epp che con l’appoggio dell’SS, dirette dal generale Kammler costruirono una tra le macchine più rivoluzionarie mai costruite all’epoca.
I primi test di collaudo furono effettuati presso Klala in Turchia, successivamente, furono spostati a Khbely vicino Praga. In molti di questi test, il BMW era pilotato da un gruppo di uomini coraggiosi facenti parte della squadriglia Kampf Gruppe 200 capitanata dal comandante Werner Boumbach che, però, non rivelò mai la sua partecipazione a tale progetto.

APPENDICE TECNICA
IL GRISOU*

Il grisù o grisou è un gas combustibile inodore e incolore, costituito prevalentemente da una miscela di metano (dal 77 al 99%) o di altri idrocarburi omologhi e quantità variabili di anidride carbonica, ossigeno e azoto.
É un gas caratteristico delle miniere di carbone e di zolfo, dove, poiché è più leggero dell'aria, si può anche trovare raccolto in sacche isolate nelle parti alte delle gallerie: è detto perciò gas di miniera (Firedamp, nel mondo anglosassone).
Combinato in varie proporzioni con l'aria (dal 5 al 14% circa) dà luogo a una miscela infiammabile ed esplosiva di elevata potenza. Per questo motivo nelle miniere, per evitare la formazione della miscela esplosiva, si ricorre a impianti di ventilazione, badando contemporaneamente a rimuovere le possibili cause dell'innesco (fiamme libere, scintille, ecc.) e a tenere continuamente sotto controllo la quantità di metano presente nell'aria. È all'origine di numerosi disastri minerari, soprattutto prima dell'invenzione della lampada di Davy.

Fonte: le armi segrete di Hitler,Romersa L.

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