Il caso Roswell

A cura di Marino Filippo.

Così il Roswell Daily Record l’8 luglio 1947 titolò la prima pagina, l’articolo occupava cinque colonne.
Nelle vicinanze di Roswell si trova la base militare del 509° gruppo bombardieri atomici, all’epoca l’unica base ad avere il permesso diretto dal presidente di detenere armamenti nucleari.

LA STORIA HA INIZIO.
Mercoledì 2 luglio 1947.
Il signor Dan Wilmot in compagnia di sua moglie, nota intorno alle ore 21: 50, un oggetto discoidale che brillava di luce propria, sfrecciare in direzione di Corona.
Infatti, presubilmente poche ore prima dell’alba del giorno dopo un UFO (alcuni ricercatori tra cui STANTON FRIEDMAN, sostengono le tesi di due UFO) si schianta, per ragioni incerte nel deserto. Quella stessa giornata, l’allevatore di bestiame William Mac Brazel, proprietario di una fattoria a sud di Corona, rinvenne nella sua proprietà una notevole quantità di “rottami metallici”. Mac Brazel parla della questione con il vicino , Floyd Proctor , quindi , non disponendo di un apparecchio telefonico si reca il 5 luglio a Corona , dove ricollega l’avvenimento di Kenneth Arnold con il ritrovamento dei rottami nel suo Ranch ; Così il 6 di luglio , si reca nuovamente in città per mostrare alcuni frammenti al ufficio meteorologico , quest’ultimi lo inviano nell’ ufficio dello sceriffo , George Wilcox .
Wilcox, informa della situazione il comandante della vicina base di Roswell, il Colonnello William Blanchard, il quale da ordine al capo del CIC (corpo di controspionaggio), il maggiore Jesse Marcel, di recarsi sul luogo dell’incidente per svolgere le dovute ricerche.
Brazel, si trovava ancora nell’ufficio dello sceriffo, dove fu intervistato dalla radio locale KGFL, quando fu prelevato da Marcel, accompagnato dal collaboratore, Sheridan Cavitt, (anch’ egli del CIC) che lo condussero in macchina sul luogo del ritrovamento. Jesse Marcel raccolse alcuni dei frammenti, che successivamente mostrò anche alla moglie e al figlio, Jesse Marcel Jr, prima di rientrare alla base. Si ritiene che i frammenti, furono precedentemente prelevati il 4 luglio e trasferiti di base in base per ragioni di sicurezza. A sostegno di questa ipotesi, il 6 luglio, il Colonnello Philip Corso, all’epoca distaccato con il grado di Maggiore presso la base di Fort Riley, Kansas, stava compiendo il suo solito giro di perlustrazione, quando, giunto in prossimità del caseggiato veterinario si accorse che il sergente maggiore Bill Brow era assente, poco dopo lo vide uscire dalla guardia veterinaria dove erano state stipate alcune casse provenienti da Fort Bliss, Texas, contenenti i resti di un incidente avvenuto due giorni prima in Nuovo Messico. Tali casse dovevano essere spedite all’Air Material Command di Wright Field e successivamente all’obitorio del Walter Reed Army Hospital. Il maggiore Corso, spinto dalla curiosità aprì una delle casse, constatando con orrore che si trovava dinnanzi ad un cadavere nono umano.
Qualche anno dopo, il maggiore Corso, passò alle dipendenze del Generale Trudeau, il quale, mostrò lui alcuni documenti segreti sugli alieni di Roswell.

LE PRIME FASI DEL COVER UP.
7 Luglio.
W.E Whitmore, proprietario della stazione radio KGFL sta per mandare in onda la registrazione dell’intervista con Brazel, quando una telefonata, da parte del segretario della commissione di Washington gli impone il riserbo.
Il giorno dopo, intorno alle ore 16: 00 Lydia Sleppy, telescrivente della radio KOAT di Albuquerque, riceve una telefonata da un amico cronista, della stazione gemella KSWS di Roswell, John Mc Boyle, quest’ ultimo chiede di trasmettere una notizia sorprendente all’American Broadcasting Company (ABC).
LA NOTIZIA E’ LA SEGUENTE:

“Un disco volante è caduto in prossimità di Roswell …. E’ come un grosso catino sfasciato ….. Un allevatore lo ha trascinato con il trattore sotto un capannone per il bestiame …. E’ intervenuto l’esercito che si accinge a recuperarlo …. l’intera zona è bloccata …..Si parla di piccoli uomini che si troverebbero a bordo ….” Lydia Sleppy stava per divulgare la notizia, quando ricevette un messaggio anonimo (si presume proveniente dall’FBI) che gli impone la censura della notizia.
Subito dopo, la Sleppy ricevette una seconda telefonata da Mc Boyle che le disse con tono deciso “dimentica tutto, non ne hai mai sentito parlare”.
Mc Boyle riferirà poi, di avere assistito al decollo di un aereo da trasporto destinato a Wright Field, contenenti i rottami del disco.
Nel frattempo, Mac Brazel è prelevato dalle forze armate e tenuto sotto stretta custodia per sette giorni, quando sarà rilasciato Brazel cambierà versione dei fatti, rifiutandosi di rilasciare ulteriori chiarimenti.
L’8 luglio, il Colonnello Blanchard dà ordine all’addetto stampa della base, il tenente Walter Haut, di diramare il seguente comunicato stampa:

Le numerose voci sui dischi volanti sono divenute realtà, quando l’ufficio informazioni del 509° gruppo bombardieri dell’8^ air force di stanza presso l’aereo porto dell’esercito a Roswell è fortunatamente entrato in possesso di uno di questi “dischi” grazie alla collaborazione di un’allevatore di bestiame locale e dell’ufficio dello sceriffo della contea di Chaves. L’oggetto volante ha preso terra in un ranch in prossimità di Roswell un giorno della settima scorsa. Non avendo un telefono, l’allevatore lo ha recuperato e tenuto al sicuro finche non è stato in grado di prendere contatto con l’ufficio dello sceriffo, che a sua volta ha informato l’ufficio informazioni del 509° gruppo bombardieri. Ci si è dunque subito attivati e il “disco” è stato prelevato presso l’abitazione dell’allevatore. Esso è stato ispezionato presso l’aereo porto dell’esercito di Roswell e quindi fatto pervenire ad altro quartier generale di grado più elevato”.

I rottami del disco furono inizialmente collocati presso l’Hangar 84 per ordine del Magg Jesse Marcel, poi sono trasferiti con un B-29 alla base di Fort Worth nel Texas. Da qui, i rottami sono nuovamente inviati, per ordine del generale Roger Ramey, a Wright Field (Ohio) su di un aereo pilotato dal capitano O. W “Pappy” Handerson.
Successivamente al comunicato stampa emanato dal tenente Haut e dal colonnello Blanchard, Ramey confermerà ai due la contrarietà del Pentagono, espressogli dal generale Hoyt Vandenberg.
Quello stesso giorno, l’FBI riceverà un telex, firmato da un individuo non identificato un certo Wyly (forse uno pseudonimo), in cui sono fornite informazioni (alcune censurate) sul presunto disco e sulle fasi del suo trasporto finale.
LA SMENTITA DEFINITIVA.
Il generale R Roger Ramey dalla radio di Fort Worth nel Texas (WBAP), dichiarerà che il disco volante sarà semplicemente un pallone sonda meteorologico. Giunto a Roswell, Ramey convocherà i giornalisti mostrando loro i frammenti del presunto pallone sonda. Il provvedimento successivo, sarà preso nei confronti del colonnello Blanchard, che una volta spedito in licenza, sarà sostituito dal tenente colonnello Payne Jennings che stranamente perirà in un incidente aereo, mentre sorvolava l’Atlantico, anche il magg Marcel avrebbe dovuto accompagnarlo, ma fu trattenuto dall’intervento personale del colonnello Blanchard.
Il 9 Luglio il quotidiano “Roswell Daily Record” pubblica le dichiarazioni del generale Ramey, titolando così la prima pagina: Gen Ramey Empties Roswell Saucer” traduzione, il generale Ramey svuota il disco di Roswell.
PER IL PENTAGONO IL CASO E’ CHIUSO.