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Il caso Roswell storia e aggiornamenti

Ultimo Aggiornamento: 13/01/2009 20:58
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13/01/2009 20:58

IL CASO ROSWELL, STORIA E AGGIORNAMENTI
A cura di Alessandro Cacciatore, e con la coolaborazione di Fabrizio Gherardi

Era l'estate del 1947, quando a Roswell New Mexico stava nascendo il pilastro della dottrina strategica americana, e si sperimentavano in gran segreto i missili balistici V-2. Fu una vera doccia fredda quando il Roswell daily record scrisse: l'USAF cattura un disco volante. La notizia fece il giro del mondo! gli stessi militari scrissero che aveva effettivamente catturato un disco volante. Ecco cosa accadde quella sera: erano circa le 22 quando il ferramenta W. Mac Brazel stava fuori sul portico di casa parlando con la moglie, ad un certo punto avvistarono un oggetto a forma a cuneo o a piatto rovesciato luminoso schiantarsi nella parte di S. Corona, cittadina poco lontano da Roswell. Il giorno dopo Brazal nel suo ranch, ritrova dei "rottami", e pensando che potesse essere una cosa interessante, nasconde i frammenti nella sua fattoria e va a chiamare lo sceriffo della zona. Nella parte principale dello schianto invece arrivano i militari e la faccenda diventa top-secret. Il primo testimone che avvistò i rottami venne trattenuto dall'aereonautica e cambiò la sua prima versione dei fatti. Poi uscì la scritta sul giornale, dove l'USAF dichiarò di aver catturato un disco volante. Ma l’8 luglio i militari mostrarono ai testimoni dello schianto dell'ufo i rottami, che erano in realtà parte di un pallone meteorologico, il caso era chiuso.
Nel 1978 un fisico nucleare, Stanton Friedman, intervistò l’ex maggiore Jesse Marcel, che nel 1947 era a capo dell’intelligence del RAAF. Il suo racconto tolse il caso Roswell dal dimenticatoio e lo fece diventare il più famoso incidente ufologico della storia. Il maggiore Marcel, ormai in pensione, raccontò che la storia del pallone sonda era una manovra di copertura. Lui i detriti li aveva visti e toccati,non solo, li aveva trasportati alla base di Fort Worth, in Texas. C’erano fogli di metallo leggeri e flessibili come carta, altre parti metalliche avevano le proprietà di un tessuto. Erano resistentissime, non bruciavano e contenevano simboli simili a geroglifici. La sera del ritrovamento dei frammenti, Marcel tornò a casa e mostrò un filo d'acciaio con degli strani segni sopra alla moglie e al figlio. Alcuni avevano la forma di una stella, altri di un bicchiere, un altro ancora sembrava una foca che aveva una palla sul naso. Questo però verrà detto dallo stesso figlio di Marcel, Jassie Marcel jr. Il caso di Roswell sembrò tornare alla ribalta.
Negli anni 80 infatti, strane testimonianze di seconda e terza mano, cominciarono ad uscire anche grazie al libro “l’incidente di Roswell”dove vennero intervistati vari testimoni. Essi parlavano di strani esseri umanoidi ritrovati vicino il luogo dello schianto. L'USAF allora per difendersi, raccontarono cosa era realmente accaduto. L'oggetto schiantatosi a Roswell erano dei palloni meteorologici messi a grappolo, per il famoso progetto "mogul" allora segretissimo. Serviva per scopi di spionaggio, per studiare la tecnologia sovietica. Il caso sembrò ancora una volta finire nel vuoto. Ma ecco un nuovo colpo di scena…esce un filmato della presunta autopsia sull’alieno ritrovato a Roswell durante l’incidente UFO.
Il filmato è stato acquistato dal produttore Ray Santilli per circa 250 milioni di lire nel 1990 a Las Vegas da Jack Barnett, un ex-cineoperatore militare. Il filmato girato nel 1947 mostra i corpi degli alieni recuperati dopo l’Ufo Crash di Roswell. La pellicola venne portata in Inghilterra dove fu esaminata dall' Associazione per la Ricerca sugli UFO ed è l'unico film al mondo che mostri un extraterrestre; In seguito l’analisi confermò che la pellicola era vecchia di 50 anni. Per gli esperti il filmato non convinceva per niente; Il CICAP lo bollò come bufala dell’anno, tra gli ufologi stessi ci fu molto scetticismo per un filmato pieno di anomalie e la cosa ancora più strana fu il fatto che gli unici a non avere dubbi fossero coloro che avevano un rapporto economico con Santilli.

ANALISI DEL FILMATO
-Prima che inizi l'autopsia, la cinepresa inquadra alcuni rottami nelle mani di un militare: non si vede comunque né la faccia né i gradi militari per cui non possiamo dedurre la posizione militare.
-E’ stata interpellata un’ esperta di effetti speciali cinematografici, la sua deduzione sulla forma del mento e la posizione delle masse adipose sui fianchi fanno pensare ad un manichino realizzato sul modello di una persona in posizione eretta e non sdraiata su un tavolo; inoltre le spalle sono tese e non aderiscono correttamente al tavolo anatomico.
-Ed Uthmann, un patologo ha dichiarato:
"Il patologo del film si comportava più come un attore davanti all'obbiettivo, che come un medico impegnato in un'operazione di cui viene registrata una documentazione su pellicola".
-Dietro la vetrata alle spalle dell’alieno si vede una persona col camice. Santilli disse in una intervista che si riconosceva così bene il presidente Truman da potergli leggere le labbra. Ma il personaggio non parla e porta la mascherina.
-Nelle autopsie mediche le incisioni della cute sono molto più veloci e profonde.
-Dopo aver praticato le incisioni nella regione toracica bisogna scostare i lembi di pelle, cosa che non si vede nel film. Non si capisce poi, perchè un alieno con organi esterni simili ai nostri non debba avere anche gli organi interni come noi.
-Dopo qualche fotogramma appaiono gli organi interni ma solo nelle mani dei medici.
-Per l’apertura del cranio come per il torace viene omessa qualsiasi sequenza in cui la pelle viene piegata.
-Per l’estrazione del cervello si usa la stessa tecnica: si vede quando viene segata la fronte e poi si vede il cervello che viene estratto.
-Viene inquadrata una scatola con un cartellino e il timbro del ministero della difesa adottato molto tempo dopo ma il filmato dovrebbe essere stato girato nel 1947!
-Il filmato è in Bianco e Nero quando il colore era già in uso, soprattutto in ambito militare.

Per chi volesse vedere il filmato integrale è presente su youtube a questo indirizzo:
it.youtube.com/watch?v=jQRCmko5cR0


Nel 1997 l'USAF per festeggiare a loro modo la nascità dell'ufologia, decide di dare alla stampa un comunicato, dicendo cosa era realmente successo a Roswell. Quel giorno venne fatto un progetto per un nuovo tipo di missile segretissimo, e in seguito all'incidente del missile e alla caduta di un aereo DC-9 sono alla base dello schianto che avvenne a Roswell. Per colpa di uno sfasamento dei ricordi invece, questo è alla base della storia della testimonianza di presunti cadaveri alieni vicino al luogo dell'impatto!
Era la sera del 6 luglio 1947, ha raccontato Corso al simposio internazionale sugli ufo, e, con il grado di maggiore, ero di stanza a Fort Riley, nel Kansas, come responsabile della sicurezza. Stavo compiendo il consueto giro di perlustrazione della base quando, giunto vicino al caseggiato veterinario, fui chiamato dal sergente maggiore Bill Brown. ‘Maggiore, venga a vedere. C’e’ da non crederci’, mi disse.
Nessuno, quella sera, avrebbe dovuto entrare in quel perimetro. Un cartello diceva chiaramente di girare alla larga. Entrai e vidi alcune casse che, secondo Brown, venivano da San antonio, Texas. Ci avevano detto che contenevano del materiale recuperato da un incidente avvenuto un paio di giorni prima in Nuovo Messico. Mi avvicinai ad una delle casse di legno (erano una trentina), mentre Brown restava di guardia. Vidi una cassa, sigillata su un lato e aperta dall’alto. Sollevai il coperchio e illuminai l’interno con una torcia. In quel momento lo stomaco mi balzò in gola. Era una bara di vetro. Dentro c’era qualcosa sommerso in un liquido semigelatinoso, bluastro. Sulle prime pensai al cadavere di un bambino. Ma era una figura umana, molto lunga. Aveva braccia e mani strane, con quattro dita ciascuna. Non vidi il pollice e le gambe ed i piedi erano esili. La testa era sproporzionatamente grande, a bulbo. Nel momento in cui vidi l’alieno, capii di essermi imbattuto in qualcosa di straordinario. Dissi allora a Brown di andarsene in fretta, se non voleva avere grane. La storia sembrò finire lì ma poi, nel 1961, giunsi al Pentagono, alle dipendenze del generale Waschinton. Ero colonnello e fui distaccato al dipartimento Ricerche e Sviluppo. Fu in quell’occasione che Waschinton mi convocò e mi mostrò dei fascicoli speciali. Si parlava di autopsie di extraterrestri di Roswell e della tecnologia aliena recuperata. Waschintown mi disse che avrei dovuto valutare l’impiego strategico di quel materiale. Così decisi di distribuire segretamente parte dei materiali trovati a diversi specialisti competenti e fidati.Dovevamo capire come funzionavano.Nel disco di Roswell i militari hanno trovato, transistor e laser, fibre ottiche, leghe metalliche ad allineamento molecolare, generatori atomici portatili, proiettili ad uranio e sistemi di propulsione e guida estremamente avveniristici. Per inciso, scoprimmo che gli alieni di Roswell non erano dei veri extraterrestri, ma degli esseri clonati, dei robot biologici costruiti dagli alieni apposta per i viaggi interstellari”.
Il 4 aprile del 2006 finalmente Santilli in un intervista a Sky ammise di aver falsificato il filmato anche se raccontò delle cose piuttosto strane. Affermò di aver rovinato il filmato per incuria non appena lo ricevette e quindi decise di rifare il filmato insieme ad alcuni amici utilizzando un manichino. Questo non ha convinto gli ufologi i quali affermarono che l’autopsia sarebbe stata eseguita solo da mani esperte quali chirurghi. Sempre nel 2006 venne trovato un reperto interessante. Era accartocciato in un barattolo di vetro, avvolto in una copia del «Daily Mirror» datata ottobre 1947e sospeso in una soluzione acre e provvisto di un numero di serie americano dipinto sul piede a quattro dita. Si tratta di un modellino creato per un film, un facsimile di baby-alieno. La creaturina, lunga 30 centimetri è plasmata in un materiale incerto, assomiglia al presunto alieno dell’autopsia di Roswell. Broom, uno sceneggiatore è colui che ha ritrovato il modellino e dice di essere rimasto un po' impressionato dalla scoperta dell'alienetto. Era stipato nella sua soffitta con altri vecchi giornali .Prima di lui, nella casa viveva una vecchia zitella e non sembra che sia stata abitata da nessun altro.

TESTIMONIANZE
Di Alessandro Cacciatore

Come già detto in precedenza non furono poche le testimonianze che confermarono la tesi di corpi extraterrestri nell’incidente di Roswell. Tra le più importanti possiamo citare per esempio quella di Walter Haut, che disse: " ...ricevetti una telefonata dal comandante la base aeronautica di Roswell che mi informava di quello che stava accadendo sintetizzandomi i punti salienti e mi parlò dei resti del "Disco Volante", mi disse chi aveva mandato a prenderlo e dove sarebbero stati portati i resti ed io scrissi l'articolo sulla base di queste informazioni". Interessante anche ricordare la testimonianza di Judd Roberts, riguardo il fattore cover-up nel caso Roswell: "...Il problema vero fu il mattino seguente, quando una persona, piuttosto cordiale, probabilmente dell'ufficio di Clinton Anderson, ci chiamò da Washington dicendo << sappiamo che siete in possesso di alcune notizie e volevamo mettervi a conoscenza del fatto che, se trasmetterete qualcosa su questo argomento, cosa che non deve essere fatta, la vostra licenza correrà qualche pericolo, quindi vi consigliamo di non farlo >> poi aggiunse << quando dico pericolo, intendo dire nel giro di tre giorni,>>. A questo proposito vorrei ricordare cosa avvenne alla giornalista Lydia Sleppy di radio KOAT di Albuquerque. Precisamente 8 Luglio la giornalista in questione viene contattata da un suo amico e collega, tale John Mc Boyle, di radio KSWS di Roswell, raccontando che l’USAF aveva catturato un disco volante, e di iniziare a scrivere un articolo riguardo l’importante incidente avvenuto. La Sleppy ancora prima di divulgare la notizia, che viene chiamata per telefono da una persona sconosciuta (forse dell’FBI) dicendo che se non voleva perdere il lavoro doveva lasciar perdere l’articolo su Roswell. Poco dopo la donna già impaurita viene contattata nuovamente da Boyle dicendo: “dimentica tutto, non ne hai mai sentito parlare”. Lo stesso Boyle racconterà in seguito di essere stato testimone del decollo di un aereo militare con abbordo i rottami del disco volante, diretto a Wright Field. Fatto simile comunque è capitato il giorno prima di questo evento, al proprietario della stazione KGFL, tale W.E Whitmore, che stava per mandare in onda la registrazione riguardo l’intervista di Brezel quando una misteriosa telefonata direttamente da Washington gli impone il massimo riservo, e quindi il silenzio sull’intervista. Lo stesso Brezel infatti cambierà le sue dichiarazioni sul caso, dopo essere stato interrogato per ore ed ore e trattenuto per giorni dagli ufficiali dell’USAF, riguardo il prelevamento dei misteriosi rottami metallici. Possiamo trovare conferma di cio’ in una delle testimonianze delle persone presenti ai tempi dell’incidente. La signora Mary Ann Strickland vicina di Brazel racconto’: ... Mac Brazel veniva ogni tanto a trovare gli uomini della mia famiglia. Quella volta che ci portò quel pezzo di materiale strano, venne giù al recinto del bestiame. C'erano mio marito e i miei figli, anche loro hanno visto. Mio figlio diceva che quel materiale lo potevi accartocciare e si ridistendeva da solo. Brazel mi racconto di come era stato trattato da quelli dell'Esercito, l'avevano umiliato e trattenuto in prigione senza alcun motivo valido. Restando a parlare del misteriso materiale metallico riporto l’affermazione del figlio del maggiore Jesse Marcel, che disse: "...dopo l'incidente mio padre tornò a casa con la macchina piena di rottami e, sia io che mia madre, rovistammo fra questa roba. Tra l'altro c'era un frammento in lega simile ad una lamina, come il rivestimento di un aereoplano, ma non somigliava a niente che io avessi mai visto. C'era anche una trave a forma di I di circa 30 cm. di lunghezza e 1 m. di larghezza e, nella superficie interna c'erano dei simboli che somigliavano a geroglifici Egiziani. L'aeronautica disse che era un pallone sonda, ma mio padre non credette a questa versione, era convinto che si trattasse di un tentativo di insabbiamento. I rottami sono stati portati via e non li abbiamo più visti. Sono stati portati a Fort Worth (Texas). Io ho tenuto quelle cose fra le mie mani e certamente non era qualcosa di questo Universo. Anche un’altra vicina di casa del signor Brazel ricordo’ bene alcuni misteriosi rottami prelevati dall’UFO caduto nel deserto. La signora Loretta Proctor disse: "... il primo Luglio del 1947 arrivò Brazel con quello che mi sembrava un pezzo di legno e mi disse che lo aveva trovato al ranch e voleva che andassimo a vedere. Il materiale che ci fece vedere era grande pressapoco come una matita, lungo 10 - 15 cm.marrone chiaro, oggi avremmo detto che era di plastica, ma allora la plastica non si conosceva ancora, Non era sensibile al calore e non si poteva ne tagliare ne scalfire, era durissimo e anche leggero." Tra le altre famose testimonianze possiamo trovare quella della figlia dello sceriffo Wilcox da subito invischiato con l’incidente all’epoca. La signora Phillis Mc Guire infatti ricorda: "... papà mi disse che era venuto Bazel per segnalare un Disco Volante, io gli chiesi se gli credeva e lui mi rispose di si, che non vedeva come Brazel, sarebbe dovuto andare fino lì per raccontargli una balla. Aveva portato con se alcuni frammenti di quel materiale che mio padre non seppe classificare. Anni dopo mia madre mi disse che i militari avevano detto alla Polizia, che non avrebbero dovuto fare parola di quello che era successo e smentirono le rivelazioni del giornale locale, dicendo che si trattava di un pallone sonda. Mia madre mi disse anche che c'erano dei corpi, si un Disco Volante con dentro alcuni corpi". Anche la moglie di uno dei piloti addetti al prelevamento dei rottami del disco volante disse alcune parole molto interessanti. La signora Sappho Henderson confido’ infatti: "...mio marito seppe la notizia e mi disse" << scommetto che adesso lo mettono sui giornali, sono sicuro, è da anni che volevo dirvelo, voglio che leggi questo articolo perchè è una storia vera e io, non solo so che è vero, ma sono io il pilota che ha portato i rottami dell'UFO a Daytona nell'Ohio >>". Riguardo la presenza dei presunti extraterrestri nel luogo dell’incidente, l’ufologo Stanton Friedman disse: "...gli Alieni trovati a Roswell, erano senza capelli, la testa grande e indossavano una tuta grigia senza cuciture e probabilmente avevano lasciato l'aereo per mezzo di dispositivi di espulsione. Sappiamo di sicuro che una Nave Spaziale esplose ed alcuni cadaveri furono portati via insieme ai rottami, possiamo dimostrare che la storia è stata insabbiata molto velocemente ed è stata classificata come Top Secret."
Interessante poi anche il racconto dato da Glenn Dennis, che all’epoca era l’addetto all’agenzia delle pompe funebri di Roswell che grazie ad una sua amica infermiera riferì che alcuni corpi recuperati nell’incidente vennero portati dai militari alla clinica di Roswell per essere sottoposti ad un’autopsia. La donna descrisse i cadaveri come quelli visti da altre persone durante il recupero dei corpi da parte dell’USAF. Erano glabri, grigi, con occhi neri, mani lunghe, con una sorta di cuscinetti come ventose sulle dita. Non erano assolutamente umani. Interessante poi anche ricordare che sempre i militari ordinarono una serie di casse funebri proprio all’agenzia di Dennis, ma stranamente l’ordinazione delle casse era a misura di bambino, proprio la giusta costituzione del cosidetto “alieno grigio”. C’è poi un altro fatto che è stato scoperto solamente recentemente. Nella foto dove vengono mostrati i rottami del pallone sonda, il giorno subito dopo la smentita della caduta del disco volante, uno degli ufficiali militari presenti aveva in mano un dossier segreto. Questo è stato analizzato, confermando che nell’incidente c’erano “delle vittime”. È quindi palese la presenza di un equipaggio morto durante l’incidente.


Alla luce di cio’ è molto difficile pensare che si sia trattato di un semplice pallone sonda per analisi climatiche, o anche dei presunti progetti segreti di V-2 o altri missili, con abordo manichini o scimmie. È infatti interessante notare di come le ipotesi date dall’USAF e anche dalla CIA siano diverse e contraddittorie, sono invece molto più lucide e logiche quelle date dai testimoni presenti all’evento. Oggi sappiamo che neanche i Russi potevano essere i responsabili indiretti dell’incidente, in quando Stalin non solo voleva sapere (come noi ora) cosa avvenne a Roswell, ma mando’ egli stesso alcune spie per investigare. È palese il cover-up sul fatto, ad oltre 60 anni non possiamo comunque sapere con certezza cosa sia caduto a Roswell, ma possiamo essere certi di alcuni determinanti fattori:
1) nell’estate del ‘47 “qualcosa” precipitò nei pressi di Roswell e venne recuperato dai militari della vicina Base Aerea, come dimostra il comunicato ufficiale rilasciato dal Comando stesso del 509° Gruppo Bombardieri;
2) il Comandante della Base Aerea, Col. William BLANCHARD, venne “duramente richiamato” per aver rilasciato un comunicato stampa senza essersi preventivamente consultato con i Comandi superiori, segno evidente che “quella notizia“ non andava diffusa;
3) i rottami del pallone sonda mostrati durante la conferenza dal Gen. Roger RAMEY non sono quelli recuperati a Roswell, come hanno rivelato vari testimoni ;
4) il caso interessò anche l’F.B.I., la Polizia federale americana, che in un suo dispaccio riservato riporta la descrizione dell’oggetto recuperato a Roswell come fornita dal Gen. Roger RAMEY nel corso della conferenza-stampa (un “disco di forma esagonale, sospeso ad un pallone con un cavo”).

È interessantissimo anche notare una cosa molto importante di questo elenco, soprattutto il punto numero 2. Il colonnello Blanchard verrà infatti richiamato sotto corte-marziale e licenziato. Sarà poi sostituito dal colonnello Payne Jennings che misteriosamente morirà in un incidente aereo sull’Altlantico. Insieme a lui doveva anche esserci il maggiore Marcel, ma per destino quel giorno venne trattenuto dall’intervento personale del colonnello Blanchard.

RICOSTRUZIONE DEGLI EVENTI
Attualmente ci si è fatti una ricostruzione in merito i fatti emersi sul caso Roswell. Pare infatti che quella notte alcuni fulmini presenti nella zona (come confermato da un vecchio bollettino meteorologico dell’epoca) avrebbero colpito una o più astronavi extraterrestri, e che per colpa di questi si siano schiantati in diversi punti, si ipotizza a Roswell, S.Augostin e S.Antonio, dove si sarebbero distrutti a più pezzi, causando quindi la caduta in luoghi disparati dei corpi alieni apparentemente senza vita e dei conseguenti frammenti metallici. Ci sarebbe poi una seconda ricostruzione: Se accettassimo come vere le dichiarazioni di Ray Santilli, dovremmo rivedere tutta la storia di Roswell, poichè le date non coincidono, in quanto, secondo il fantomatico Jack Barnet, il filmato sarebbe stato fatto almeno 15 giorni prima dell'Ufo crash di Roswel. Se, però, quanto asserito dal sedicente cine operatore, corrispondesse a verità, si potrebbe immaginare un diverso scenario : ...in un giorno, non ben definito, comunque intorno alla fine di Giugno del 1947, un velivolo Alieno in avaria, sorvola Roswell impattando subito dopo in zona Corona ( nel campo di Mac Brazel ), ma non precipita e prosegue la sua corsa verso Magdalena dove impatta definitivamente spargendo i suoi resti per qualche miglio. Naturalmente i militari hanno seguito l'evento per mezzo dei radar e si recano velocemente sul posto ripulendo tutto ed impedendo il diffondersi della notizia. I corpi degli Alieni vengono portati a Magdalena per l'autopsia ed è lì che viene fatto il famoso filmato. L'operazione di Cover Up sarebbe stata perfetta se, alle autorità, non fosse sfuggito il particolare di Corona(Roswell), perche in quel breve impatto, il velivolo aveva perso una certa quantità di materiali... i rottami, appunto trovati da Mac Brazel nel suo campo, il 2 Luglio 1947. Tuttavia i dischi volanti saranno stati comunque portati in basi militari molto importanti all'epoca, una di queste sicuramente alla Wright Pettersen (Ohio). Oggi si ipotizza che l'UFO (o gli UFO) di Roswell si trovino nel settore S4 dell'Area51.

"...era il 2 Luglio del 1947, la giornata era stata piuttosto afosa a Roswell, così, dopo aver cenato, Dan Wilmot e sua moglie si concedevano una pausa al fresco seduti sotto il portico della loro casa a South Penn Street. Verso le 21,45 appare nel cielo una sagoma discoidale che, a forte velocità, si dirige verso la città di Corona. Di questo avvistamento, durato appena un attimo, i coniugi Wilmott ne parlarono solo otto giorni dopo, descrivendo l'oggetto come un disco scintillante che sembrava emettere, durante il sorvolo della casa, un suono sibilante..."
Siete ancora sicuri si sia trattato di un “pallone sonda”?

“La stragrande maggioranza di una nazione cadrà più facilmente vittima di una grossa menzogna che di una piccola”.

Qualcuno deve aver fatto buon uso di questa frase…
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