IL DISCUSSO FENOMENO DEL CONTATTISMO

IL DISCUSSO FENOMENO DEL CONTATTISMO

Dal contattismo degli Anni '50 al cultismo dei nostri giorni:
il mito dei "fratelli dello spazio"


A volte penso all'ufologia come ad una tavola imbandita con varie pietanze e varie portate.
Tra le tante c'è anche quella del contattismo, che è sicuramente il piatto più fantasioso, più esotico, ma anche quello che alla fine della cena rischia di risultare il più indigesto.
Il fenomeno del contattismo è ormai radicato all'interno del tessuto ufologico facendo parte degli aspetti mistico-cultisti dell'ufologia stessa.
Nel corso degli anni questo movimento ne ha fatta di strada, ne ha catturati proseliti, ha sfornato celebri e carismatici personaggi!
Primo fra tutti George Adamski, vero e proprio padre di tale movimento allorchè, agli inizi degli Anni'50, dichiarò di avere avuto contatti con esseri extraterrestri provenienti dal pianeta Venere prima, da Marte, Saturno ed altri ancora dopo. Di tali esperienze egli fornì documentazione e "prova" attraverso numerose fotografie ed alcuni filmati ritraenti le straordinarie astronavi aliene. Salvo poi, anni dopo, scoprire che il suo "ricognitore venusiano" era la copia esatta del coperchio di un refrigeratore per bibite!
Ma incurante delle tante critiche, Adamski dichiarò anche di essere salito a bordo dei velivoli dei suoi amici extraterrestri e di aver viaggiato con loro nello spazio, rivelando al mondo intero gli incantevoli paesaggi della faccia nascosta della Luna, di Venere, Marte e molti altri pianeti ancora. Peccato che di tali meraviglie i nostri astronauti sulla Luna e le nostre sonde sugli altri pianeti del nostro sistema solare non abbiano rinvenuto traccia alcuna!
Eppure, anche dopo la sua morte, i suoi racconti continuarono a fare numerosissimi proseliti, sempre pronti a trovare una spiegazione a qualunque critica venisse mossa al loro "profeta", e sulla sua scia molte altre persone in tutto il mondo dichiararono di avere avuto anche loro incontri con esseri provenienti da altri mondi, proclamandosene loro ambasciatori, e dando vita a vere e proprie re1igioni, come il Movimento Raeliano nato in Francia negli Anni '70.
In questi cinquant'anni innumerevoli sono i gruppi costituitisi, ciascuno col proprio credo particolare, ma tutti accomunati dalla convinzione che gli UFO sono astronavi extraterrestri guidati da nostri "fratelli cosmici" preoccupati che l'uomo possa incautamente danneggiare se stesso e l'intero universo.
E fin qui, nulla da ridire: dal momento che in ufologia, come in un qualunque sistema democratico, ciascuno è libero di esprimere le proprie idee e di lottare per i propri ideali.
Se però esaminiamo la questione con occhi meno disincantati, ecco subito parecchi punti oscuri emergere.
Innanzitutto il fatto che il contattismo non è un'ipotesi scientifica di lavoro, ma una religione, una fede, un vero e proprio culto.
In secondo luogo il fatto che i contattisti, ovvero coloro che si definiscono detentori della "verità", troppe volte hanno fatto dichiarazioni poi rivelatesi alla resa dei conti assolutamente infondate. Un classico è l'annuncio fatto in tanti anni da decine e decine di contattisti, sempre puntualmente smentiti dai fatti. Come quando nel 1967 il famoso contattista catanese Eugenio Siragusa, fondatore del diffuso Centro Studi Fratellanza Cosmica, nell'imminenza della fatidica data si rifugiò coi suoi seguaci sull'Etna, ripiegando poi sulla semplice scusa che il drammatico evento era stato soltanto rimandato.
Un altro classico è invece l'annuncio dell'imminente sbarco ufficiale sulla Terra degli extraterrestri. Come quello pubblicizzato nel 1975 da un altro contattista italiano, Antonio De Rosa che addirittura riuscì a convincere il sindaco di Nora di Pula (CA) a far ripulire da cima a fondo il piccolo paesino per accogliere degnamente i visitatori spaziali. L'attesa fu ovviamente vana, ma almeno le strade di Nora per qualche giorno brillarono come pavimenti incerati. Per non parlare del contattista e stigmatizzato Giorgio Bongiovanni che si divertiva a mischiare gli ufo con la religione cristiano-cattolica. Negli anni ottanta gestiva con il fratello un bollettino (“Non siamo soli”), dove c’era una sorta di conto alla rovescia in vista della fine del mondo, e, nel corso della trasmissione “Misteri” di Lorenza Foschini, nell’ottobre del 1995, annunciò la venuta del Cristo nei mesi successivi (l’evento naturalmente non si verificò).
Come terzo punto il fatto che nessun contattista sia mai riuscito a fornire la minima prova convincente delle sue relazioni interplanetarie. Per contro sono centinaia e centinaia le foto ed i filmati da loro prodotti che non hanno retto ad una più approfondita analisi, rivelando immancabilmente la loro origine fraudolenta. Tra gli ultimi a fare questa triste fine il tanto conclamato contattista svizzero Eduard Meier.
Tuttavia, a dispetto di queste e molte altre ombre che ne costellano la carriera, è sempre grande il numero di coloro che si lasciano abbindolare da questi personaggi che non si fanno alcuno scrupolo di approfittarsi della buona fede altrui,
La risposta sta nel bisogno di certezze che molti individui hanno e che li porta a preferire le affermazioni (grottesche o assurde quanto volete, ma presentate con perentoria assertività) dei contattisti ai mille dubbi che accompagnano la serie ricerca ufologica. E poi, al di sopra di tutto, sta l'innato desiderio dell'uomo di non scoprirsi solo in quest'immenso universo che ci circonda.