Una singolare controversia giudiziaria raggiunse la Corte Suprema di Manhattan nel 1990. Un finanziere di Wall Street aveva versato la caparra per l'acquisto di una villa d'epoca vittoriana a Nyack, nei pressi di New York.
Successivamente, aveva appresso che la villa era infestata da tre fantasmi dell'epoca antecedente la rivoluzione americana.
Erano un ufficiale della marina britannica, una fanciulla e una donna anziana. L'uomo a questo punto aveva chiesto la restituzione della caparra, ma l'agenzia immobiliare che aveva condotto la vendita si rifiutava di disconoscere la validità dell'accordo. La proprietaria della casa, Helen Ackley, affermava dal canto suo che non c'era nulla di male in quei fantasmi anzi li considerava come ottimi amici che non la facevano mai sentire sola e che se avesse potuto, li avrebbe portati con se.
La corte decise in prima istanza a favore dell'agenzia, ma una successiva sentenza della Corte Suprema dello stato di New York rovesciò il verdetto affermando che se la casa era davvero infestata (come ammetteva la stessa proprietaria) l'acquirente avrebbe dovuto essere informato della cosa prima che fosse stipulato il contratto. Inoltre - aggiunsero i giudici - nell'atto di vendita l'agenzia definiva la casa "vuota": ma questo non era vero, in quanto i fantasmi andavano considerati a tutti gli effetti come inquilini residenti.
Un caso del genere si è verificato anche in Italia, precisamente nel marzo 2008 quando un uomo di 57 anni, Gaetano Bastianelli, disse che lo stabile da lui acquistato nel 2005, a Santo Chiodo di Spoleto, era infestato e decidendo quindi di rivolgersi a un legale per valutare la possibilità di annullare il contratto, perché i precedenti proprietari, pur sapendo delle "presenze", non l'avrebbero avvisato. Visto che da allora non se n' è più parlato, è probabile che l'azione legale non è stata avviata presso il tribunale di Spoleto.
[Modificato da salvoforesta 22/07/2009 10:36]