IL CASTELLO DELLA ROTTA

In Italia il primato di castello più infestato spetta sicuramente a quello della Rotta, a Moncalieri, nei pressi di Torino. In fatto di fantasmi batte di molte lunghezze quelli inglesi. Questo castello è considerato un via vai di spettri; fra quelle mura si aggirano molte presenze, alle volte visibili, altre no, entità maschili e femminili, religiosi e laici. Vanno , vengono e non disturbano la quiete, sono talmente gentili che alle volte si lasciano persino fotografare. Il fantasma più conosciuto è quello di un cavaliere con tanto di armatura, scudo, spada; cavalca un focoso destriero e nel silenzio della notte risuona il ritmico battere degli zoccoli. Poi c’è il fantasma di un vescovo vissuto nel XIII secolo. Lo si può osservare seduto su un seggiolone nel salone pianoterra.
Un altro fantasma vaga portando la testa attaccata al collo e dice: “Anelo una sepoltura in terra consacrata, così avrà fine il mio vagare”.
Un altro ancora riguarderebbe il fantasma della nutrice dei figli dei castellani dell’epoca e quello che a volte esce anche fuori dal castello con un pesante mantello scuro con cappuccio dal quale escono ciocche di capelli biondi. Al suo passaggio lascia un profumo di gigli e rose. Spesso viene scambiato dagli automobilisti di passaggio per una persona in carne ed ossa. Il 12 e 13 giugno ci sarebbe poi un’intera processione di spettri. Elencarli tutti è comunque impossibile. Nel libro dei coniugi Fenoglio “Fantasmi, spettri e case maledette” e di Dario Spada “Guida ai fantasmi d’Italia”, ci sono alcune interessanti fotografie.